domingo, 12 de agosto de 2007

I ragazzi di Budapest




Entre el 23 de octubre y el 10 de noviembre de 1.956 Hungría y, especialmente, Budapest fueron testigos de una de las mayores insurreciones populares de todo el siglo XX. Aquello que empezó como una protesta estudiantil terminó convirtiéndose en una verdadera revuelta popular que clamaba por la liberación de Hungría del yugo soviético. Esa protesta encabezada por estudiantes aquel 23 de octubre pasó rápido a ser una marcha populosa que se encaminó hacia el edificio del parlamento húngaro. Allí, la delegación de estudiantes fue recibida a disparos. A partir de entonces Hungría vivió durante más de un mes una impresionante lucha caracterizada por la desigualdad. Milicias populares contra tanques soviéticos.

El 10 de noviembre la revolución quedó oficialmente aplastada.


Algunos años después, militantes del Fronte della Gioventú italiano compusieron una canción homenaje a todos aquellos jóvenes combatientes húngaros que arriesgándolo todo salieron a la calle aquel otoño de 1.953 para luchar por la liberación de su pueblo.
Esa canción con el tiempo ha pasado a ser uno de los temas más versionados en la escena musical nacionalista italiana, todo un clásico con una letra dificilmente superable.

Avanti ragazzi di Budaavanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti, operai,
il sole non sorge più ad Est.
Abbiamo vegliato una nottela notte dei cento
e più mesisognando quei giorni d’ottobre,
quest’alba dei giovan’ungheresi.

Ricordo che avevi un moschettosu portalo in piazza,
ti aspetto,nascosta tra i libri di scuola
anch’io porterò una pistola.
Sei giorni e sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria
ma al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.

I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare
sull’orlo della fossa seduto.
Ragazza non dirlo a mia madre
non dirle che muoio stasera
ma dille che sto su in montagna
e che tornerò a primavera

Compagni noi siam condannati,
sconfitta è la rivoluzione
fra poco saremo bendati e
messi davanti al plotone
Compagno il plotone già avanza,
già cadono il primo e il secondofinita
è la nostra vacanza,
sepolto l'onore del mondo

Compagno riponi il fucile
torneranno a cantare le fonti
quel giorno serrate le filee
noi torneremo dai monti

Avanti ragazzi di Buda,
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti e operai,
il sole non sorge più all'Est







http://www.musicalternativa.com/mp3/budapest.htm